Creiamo attività educative partecipative per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale
Per la nostra associazione è importante associare la nostra attività di riqualificazione territoriale a quella pedagogica, per raggiungere con l’educazione ambientale anche i più piccoli. Solo in questa direzione potremmo ottenere gli obiettivi di sostenibilità e di cittadinanza attiva previsti dall’agenda 2030.
Molti di noi sono insegnanti e lavorano in contesti educativi, i laboratori prevedono un apprendimento situato in contesti outdoor e cooperative learning. Vengono spinti i bambini a trovare benessere nel gruppo e nel contatto con la natura, oltre che la ricerca creativa del sé e dei propri talenti nelle attività espressive.
Molti di noi sono insegnanti e lavorano in contesti educativi, i laboratori prevedono un apprendimento situato in contesti outdoor e cooperative learning. Vengono spinti i bambini a trovare benessere nel gruppo e nel contatto con la natura, oltre che la ricerca creativa del sé e dei propri talenti nelle attività espressive.
Gennaio 2024 - nel paese delle ultime cose
NEL PAESE DELLE ULTIME COSE // performance sonora interattiva // a cura di Santa Bellezza // CorpoVoce di Noemi Pellicciari & Cecilia Lorenzetti + music and sound work Luca Serio. Seconda tappa del festival diffuso FARò in collaborazione con Collettivo Tist e Paleotto 11:
• quando: domenica 28 Gennaio 2024, dalle ore 14
• dove: Bosco Urbano del Terzo Paradiso, nel parco fluviale Savena (altezza Carteria di Sesto)
• cosa: un esercizio di ascolto e immaginazione, intimo e condiviso - porta con te i tuoi auricolari.
Cosa rimane dopo la catastrofe? Cosa sopravvivere per noi alla devastazione? Siamo alla ricerca di radici generative, semi per una terra nuova, per custodire le origini e lo spazio di fioritura. Di fronte alla brutalità azzerante delle guerre, delle politiche fagocitanti del profitto, dello svuotamento semantico di linguaggio e cultura, cosa resta? Siamo nel punto zero, uno spazio vuoto post apocalittico e potenzialmente molto fertile. É su questa terra spoglia che ci ritroviamo e da qui possiamo ripartire. Chiederemo ad ognun* dei partecipanti di immergersi nell'ascolto di una traccia sonora (>>fruibile tramite link di accesso e auricolari) che ci aiuti a calarci nella sensazione di perdita e azzeramento, provando poi ad osservare ciò che emerge in noi, quali elementi residui persistono e sopravvivono. Quale forza, voce, gesto rimane, in fondo e prima di tutto? Una ricerca sulle tracce di una possibile ricostruzione.
Saranno raccolti brevi scritti individuali ed anonimi su ciò che ognun* intercetterà come elemento originario e perpetuo. Un'esercizio di ascolto, anche interno, con lo scopo di attivare un'attenzione partecipe al paesaggio, inteso anche come contesto socio-culturale, sviluppando una visione di reciproca influenza tra etica ed estetica, secondo cui la mappatura è anche itinerario per valori interiori, per la loro scoperta e ricomposizione.
I contributi scritti saranno raccolti e registrati via via durante lo svolgersi dell'ascolto, creando una traccia audio estemporanea che ci restituisca un'immagine rinnovata e possibile, di nuova alba nel mezzo del crepuscolo.
• quando: domenica 28 Gennaio 2024, dalle ore 14
• dove: Bosco Urbano del Terzo Paradiso, nel parco fluviale Savena (altezza Carteria di Sesto)
• cosa: un esercizio di ascolto e immaginazione, intimo e condiviso - porta con te i tuoi auricolari.
Cosa rimane dopo la catastrofe? Cosa sopravvivere per noi alla devastazione? Siamo alla ricerca di radici generative, semi per una terra nuova, per custodire le origini e lo spazio di fioritura. Di fronte alla brutalità azzerante delle guerre, delle politiche fagocitanti del profitto, dello svuotamento semantico di linguaggio e cultura, cosa resta? Siamo nel punto zero, uno spazio vuoto post apocalittico e potenzialmente molto fertile. É su questa terra spoglia che ci ritroviamo e da qui possiamo ripartire. Chiederemo ad ognun* dei partecipanti di immergersi nell'ascolto di una traccia sonora (>>fruibile tramite link di accesso e auricolari) che ci aiuti a calarci nella sensazione di perdita e azzeramento, provando poi ad osservare ciò che emerge in noi, quali elementi residui persistono e sopravvivono. Quale forza, voce, gesto rimane, in fondo e prima di tutto? Una ricerca sulle tracce di una possibile ricostruzione.
Saranno raccolti brevi scritti individuali ed anonimi su ciò che ognun* intercetterà come elemento originario e perpetuo. Un'esercizio di ascolto, anche interno, con lo scopo di attivare un'attenzione partecipe al paesaggio, inteso anche come contesto socio-culturale, sviluppando una visione di reciproca influenza tra etica ed estetica, secondo cui la mappatura è anche itinerario per valori interiori, per la loro scoperta e ricomposizione.
I contributi scritti saranno raccolti e registrati via via durante lo svolgersi dell'ascolto, creando una traccia audio estemporanea che ci restituisca un'immagine rinnovata e possibile, di nuova alba nel mezzo del crepuscolo.
Novembre 2023 - Installazione d'arte contemporanea di michele liparesi, collettivo tist
In occasione dell'evento del 4 novembre 2023 al Bosco Urbano del Terzo Paradiso, abbiamo avuto l'onore di ospitare il grande artista Michele Liparesi che, insieme al collettivo TIST, ha inondato di energia il bosco nascente.
Con il suo lavoro, Bestiary-Vacche, egli vuole rappresentare il complesso rapporto che lega l'animale, l'uomo e l'ambiente che ci circonda. Questa ricerca si può cogliere direttamente dalle sue parole:
La serie Bestiary nasce dalla necessità di trovare un materiale (e quindi un linguaggio) che possa rappresentare la nostra epoca, il nostro quotidiano. Il nucleo di questo lavoro è costituito dalla figura di un animale che entra in relazione con l’ambiente circostante, diventando parte integrante del luogo che lo ospita.
Un sentito ringraziamento a Michele da parte di tutti i membri di Santa Bellezza.
Michele Liparesi (Bologna, 1986) vive e lavora a Bologna, Italia.
L’approccio artistico di Liparesi si basa sulla necessità emotiva di esplorare lo spazio inteso come dimensione sociale.
Il suo lavoro, spesso realizzato con materiali riciclati e riutilizzati, invita a riflettere sul rapporto tra ambiente e tempo e sulla fragilità della nostra percezione di entrambi.
Con il suo lavoro, Bestiary-Vacche, egli vuole rappresentare il complesso rapporto che lega l'animale, l'uomo e l'ambiente che ci circonda. Questa ricerca si può cogliere direttamente dalle sue parole:
La serie Bestiary nasce dalla necessità di trovare un materiale (e quindi un linguaggio) che possa rappresentare la nostra epoca, il nostro quotidiano. Il nucleo di questo lavoro è costituito dalla figura di un animale che entra in relazione con l’ambiente circostante, diventando parte integrante del luogo che lo ospita.
Un sentito ringraziamento a Michele da parte di tutti i membri di Santa Bellezza.
Michele Liparesi (Bologna, 1986) vive e lavora a Bologna, Italia.
L’approccio artistico di Liparesi si basa sulla necessità emotiva di esplorare lo spazio inteso come dimensione sociale.
Il suo lavoro, spesso realizzato con materiali riciclati e riutilizzati, invita a riflettere sul rapporto tra ambiente e tempo e sulla fragilità della nostra percezione di entrambi.
EVENTO: Sabato 04 Novembre 2023 - Grazie a tutti di aver partecipato!
Perché il progetto Bosco Urbano vuole coinvolgere le attività educative ed artistiche Outdoor Education?
• Attività del Bosco urbano, Fiabe nel bosco, laboratorio di ceramica, danza educativa, teatro sensoriale, gioco-yoga;
• Ruolo centrale dell’Ambiente nella relazione educativa (Maria Montessori);
• Focus sul processo di Apprendimento rispetto all’insegnamento (Dewey, Piaget. Viygotsky);
• Promozione della Salute e del Benessere psicofisico anche post-pandemia (dati OMS);
• Insegnamento di Ecologia e Sostenibilità tramite l’educazione (Husserl, Farnè);
• Interesse e motivazione nel vivere le esperienze e curiosità nell’apprendimento (Bortolotti);
• Avventura culturale legata all’esplorazione dell’ambiente (Lauwe, Waller);
• Maria Montessori nel suo libro “Il metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione” esprime che il rapporto educativo non si basa in quello duale di adulto-bambino ma in quello triangolare: adulto-bambino-ambiente. Questi elementi sono in triplice relazione, dove l’adulto-educatore ha un’intenzione progettuale sull’ambiente e il bambino lo esplora nei suoi elementi costitutivi.
• Ruolo centrale dell’Ambiente nella relazione educativa (Maria Montessori);
• Focus sul processo di Apprendimento rispetto all’insegnamento (Dewey, Piaget. Viygotsky);
• Promozione della Salute e del Benessere psicofisico anche post-pandemia (dati OMS);
• Insegnamento di Ecologia e Sostenibilità tramite l’educazione (Husserl, Farnè);
• Interesse e motivazione nel vivere le esperienze e curiosità nell’apprendimento (Bortolotti);
• Avventura culturale legata all’esplorazione dell’ambiente (Lauwe, Waller);
• Maria Montessori nel suo libro “Il metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione” esprime che il rapporto educativo non si basa in quello duale di adulto-bambino ma in quello triangolare: adulto-bambino-ambiente. Questi elementi sono in triplice relazione, dove l’adulto-educatore ha un’intenzione progettuale sull’ambiente e il bambino lo esplora nei suoi elementi costitutivi.