Crediamo nell’utilizzo dell’Arte e della cultura come occasioni di crescita e evoluzione. Educare alla bellezza, ricorda Marco Dallari, significa educare la competenza emotiva e della sensibilità, è formare una “delicatezza dell'immaginazione” dove il contrario della bellezza non è la bruttezza ma la rozzezza culturale e l’ignoranza emozionale (Dallari, 2016). Educare alla bellezza può significare quindi lo sviluppo di abilità e competenze emotive dove anche la dimensione sociale e relazionale assume un ruolo importante.
Il nostro percorso
La nostra esperienza come collettivo comincia nel 2018, quando in seguito alla vincita del bando teatrale Radar di ERT, iniziamo una ricerca sul tema del paesaggio della via Emilia, compiendo un vero e proprio pellegrinaggio lungo di essa: durante il nostro percorso abbiamo conosciuto un paesaggio estremamente frammentato, un susseguirsi disordinato di realtà contadine e industriali, dove la natura e la memoria appaiono sempre più fagocitate da una periurbanità che si espande disarmonica e senza criterio, disconessa dalla relazione di cura con ciò che la precede e la circonda.
Questa osservazione ha creato in noi interrogativi profondi su cosa nel vivere umano, sia ancora rimasto di puro e slegato dalle logiche di mercato, cosa sia rimasto delle antiche “res sacrae”, intese oggi come quelle cose che ancora e mai si potranno comprare. Il primo punto di svolta rispetto alle nostre domande è arrivato con l’incontro del signor Roberto Spaggiari e della sua esperienza di vita: figlio di un anziano contadino di San Prospero in provincia di Parma, ormai diversi anni fà, ha rifiutato ingenti somme di denaro da chi voleva edificare i suoi terreni agricoli, e rinunciando a qualsiasi profitto datogli dalle sue terre rendendole area verde, ha piantato un bosco di 15.000 alberi che continua a crescere e espandersi (ad oggi è entrato a fare parte del FAI, riconosciuto come polmone verde della zona).
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Roberto Spaggiari - Vicepresidente di Santa Bellezza
Durante i nostri studi abbiamo anche incontrato il Manifesto del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, nel quale ci siamo naturalmente riconosciuti: M. P. enuncia attraverso il simbolo grafico del Terzo Paradiso, tre diverse dimensioni, in connessione tra loro; le prime due, poli antitetici, il Primo Paradiso, ovvero lo stato di natura puro, caotico e selvaggio, e il Secondo Paradiso, cioè l’insieme di tutte le conoscenze e tecniche artificiali prodotte dall’uomo, danno vita al Terzo Paradiso, luogo di sintesi e manifestazione di un ideale di convivenza, dove il sapere umano viene messo al servizio della natura, dando vita alla costruzione di un’ecologia globale, una realtà di armoniosa collaborazione, in cui tutti siamo chiamati a partecipare.
Alla luce di questa rinnovata visione, durante la recente pandemia, imprigionati forzatamente, abbiamo cominciato a sognare di dare vita anche noi ad un bosco urbano, chiedendoci come fosse possibile per noi fare la differenza, dare una risposta necessaria alla crisi dell’umano e del paesaggio: abbiamo deciso così di fondare la nostra associazione culturale Santa Bellezza, attraverso la quale daremo vita al primo progetto fondante del collettivo, il Bosco Urbano a Carteria di Sesto, coniugando due capisaldi della nostra ricerca, l’azione di ripiantumazione appresa da Spaggiari, vista come epifania di una salvezza possibile, esempio da replicare, e il coincidere dei nostri intenti con i significati del Terzo Paradiso (di cui l’associazione è ufficialmente Ambasciata), per l’esercizio di una riconnessione profonda tra coscienza storica ed evoluzione, tra etica ed estetica. Parlando con l’Assessore all’Ambiente del Comune di Pianoro abbiamo identificato una zona di terreno non coltivato su cui una volta c’era un famoso frutteto, ormai tagliato ed estinto, abbiamo deciso così di chiedere all’amministrazione di concederci questo spazio per piantare il nostro Bosco Urbano.
In Italia e nel mondo esistono già esempi di boschi che seguono la filosofia del Terzo Paradiso, come quello presente nel bosco di San Francesco ad Assisi.
Bosco del Terzo Paradiso ad Assisi nel Bosco di San Francesco